lunedì 31 ottobre 2016

Step 11 - "Yves Klein: With the Void, Full Powers" Il libro dell'IKB




Tipo di documento: libro
Titolo: "Yves Klein: With the Void, Full Powers"
Autori: Kerry Brougher , Philippe Vergne, Klaus Ottmann, Kaira Cabañas, Andria Hickey
Editore: Hirshhorn Museum and Sculpture Garden/Walker Art Center
Data prima edizione: 31 Maggio 2010
Lingua: inglese 
ISBN-10: 0935640940
ISBN-13: 978-0935640946
Dimensioni: 1.2 x 8.2 x 10 inches


 
 

mercoledì 26 ottobre 2016

Step 10 - Un logo blu con più di un secolo di storia: la Ford



“Una delle più grandi scoperte che un uomo può fare, una delle sue più grandi
sorprese, è scoprire che può fare ciò che aveva paura di non poter fare.”
Henry Ford


Sono passati molti anni da quando Henry Ford , noto impresario statunitense, fondò la Ford Motor Company a Dearborn, Michigan (Stati Uniti) nel 1903. Il padre e magnate dell'Era Industriale moderna rivoluzionò il Mondo e il modo di vivere di milioni di persone introducendo e applicando per la prima volta nella storia il principio della catena di montaggio e il nastro trasportatore nella produzione industriale di veicoli a motore. Un fenomeno inizialmente caratteristico della produzione di veicoli, ma poi estesosi a tutti gli ambiti industriali, che prende il nome da Ford stesso e che viene, appunto, denominato Fordismo. Viene così reso possibile creare beni su larga scala, avvalendosi di tecnologie moderne, e abbattendo i costi di produzione al minimo, aprendo nuove possibilità di business e nuove fasce di mercato: tutto questo viene in breve denominato produzione di massa e consumismo di massa. Con Ford nasce una nuova era, e su di essa c'è il suo nome sopra.


Ford Performance. Modelli del 2015/2016



Step 09 - Un arcobaleno di lettere: l'abbecedario dell'IKB



A come "Anthropométrie sans titre" (1961), opere d'arte

 

B come "Blue" (1993), film di Derek Jarman

C come Cielo

D come Deepsea (orologio Rolex)

 

E come Elena Palumbo

F come Fotografia

G come G 46, codice RGB del Blu Klein

H come Hirshhorn Museum, museo in Washington DC (mostra Yves Klein: With the Void, Full Powers)

I come Institut national de la propriété industrielle (INPI)

J come Judo

K come Kodoran, Tokyo

L come "Le Saut dans le Vide (Leap into the Void)" (1960)

M come "Monochromes" (1957), raccolta di opere d'arte

 

N come Nuveau Realisme

O come Oltremare

P come Parigi

Q come "Qui, Quo e Qua"

R come "Relief eponge or (RE 47 II)" (1961)

 

S come Sophia Somajo

T come "The void" (1957), mostra d'arte

U come Universo

V come "Venus Bleue" (1960), opera d'arte

 

W come Wordpress

X come Xeno (lampade allo xeno a fascio di luce blu)

Y come Yves Klein

Z come Zaffiro


martedì 25 ottobre 2016

Step 08 - Proverbi, detti popolari e un pizzico di superstizione. Il Blu Klein nella saggezza popolare


La questione affascinante dei detti popolare è la loro capacità di sintetizzare concetti complessi in poche parole.

Vediamone alcuni:

" Essere di sangue blu "
 Questo detto popolare, dalle origini antiche, risale ai tempi in cui avere una pelle
 particolarmente chiara e curata era sinonimo di eleganza e nobiltà. Era infatti un modo per differenziare la classe lavoratrice dei campi, che prendendo il sole si abbronzava, dall'alta società che non faceva lavori di fatica all'aperto. In particolare si dice blu in quanto la pelle particolarmente chiara fa intravedere le vene che assumono una colorazione bluastra in superficie.


" Avere una fifa blu"
 Ossia avere molta paura di una situazione o oggetto.


(Dall'Inglese) "Feeling blue" 
 Ossia sentirsi malati o essere malati e sentirsi tali, sensazione di malessere o malumore.
Non sono molto noti i motivi della scelta del blu, ma pare siano attribuiti al mare.


(Dal Piemontese) "La donna ti ha dato il blu"
Un detto della tradizione Piemontese, con questo si intende la situazione in cui
una donna manca ad un appuntamento senza motivazione o preavviso.


Per quanto riguarda la superstizione, il blu è facilmente individuabile in moltissime civiltà a partire da quelle più antiche fino ai giorni nostri. Un esempio è la Civiltà Egizia, in cui si pensava che la pelle del Dio Amon potesse diventare blu per passare inosservato durante il volo, oppure i Maya che superstiziosamente affermavano che il centro dell'universo fosse blu-verde (per loro blu e verde erano lo stesso concetto, al punto di avere una sola parola per definire entrambi), mentre in alcune culture orientali il blu viene associato al quinto Chakra, che situato in corrispondenza della gola si dice influisca sulla sfera della creatività e della comunicazione e generi purificazione. In ambito religioso il blu viene di norma associato alla verità e alla potenza creatrice di Dio.


Step 06 - Il Blu Klein nella scienza: i Lapislazzuli e la mineralogia


Lapislazzuli
Prima ancora della nascita del primo pigmento blu artificiale della storia, la cui invenzione va attribuita agli antichi Egizi (per approfondimenti vedere Step 04 sulla Mitologia e Step 14 sulla Chimica), si usavano i lapislazzuli che frantumati in polvere sottile e aggregati ad altre sostanze venivano applicati su edifici, opere pittoriche e altre applicazioni per ricreare il colore. Dopo la nascita del Blu Egizio, tuttavia, l'impiego dei lapislazzuli per ricavare il colore blu oltremare continuò fino al 1826, anno in cui venne creato il primo pigmento sintetico di questa tonalità di blu.
I lapislazzuli sono una pietra semi preziosa non molto comune in natura caratterizzata da un intenso colore di tonalità blu misto a linee o punti di colore generalmente bianco, composta per il 20-40 % dalla Lazurite (Na,Ca)8(AlSiO4)6(S,SO4,Cl)1-2, un minerale appartenente al gruppo della calcite-sodalite, e altre sostanze quali calcite, sodalite e pirite che si trovano in concentrazioni diverse, oltre a costituenti meno comuni tra cui vengono annoverati la augite, diopside, enstatite, mica, hauynite, ornebrenda e nosean. Inoltre alcuni lapislazzuli contengono tracce di lollingite. Il colore blu intenso del minerale è attribuibile al trisolfuro (S
3
) presente nel cristallo. Il cristallo ha una durezza pari a 5-5.5 della scala Mohs, ha un sistema cristallino isometrico, un indice rifrattivo di 1.5, è opaco, ed ha gravità specifica pari a 2.4-2.5. Il suo maggiore produttore mondiale è l'Afghanistan, ma viene anche ricavato da miniere in Cile e Russia e altri paesi dove è presente in quantità minori.
 
Lo studio delle gemme o in generale delle rocce, e quindi dei Lapislazzuli, è pertinenza della Mineralogia, una branca della scienza che si occupa dello studio della composizione chimica, la struttura cristallina e le caratteristiche fisiche dei minerali, oltre alla loro genesi, trasformazione e utilizzo da parte dell'uomo. A sua volta la mineralogia è composta da cinque sotto discipline, ognuna delle quali ha ad oggetto di studio aspetti diversi del minerale in esame, come la mineralogia descrittiva che ne analizza le proprietà fisiche misurandole e registrandole con opportuni strumenti e convenzioni, la cristallografia che ne analizza il reticolo cristallino, la cristallochimica che analizza le caratteristiche e proprietà chimiche, la classificazione mineralogica con la quale vengono classificate tutte le specie minerali esistenti e la distribuzione geologica che studia la caratterizzazione del luogo di generazione del minerale e quindi la sua distribuzione.

Step 07 - Ciak si gira! L'IKB nel cinema


Locandina del film




" Nel pandemonio dell'immagine

Lì offro il Blu Universale

Blu, una porta aperta sull'anima

Una possibilità infinita che diventa tangibile "


Sono molte le scene toccanti di questo film dalla personalità molto singolare. Innanzitutto non ci sono scene, ambientazioni, o persone materiali, ma tutta la scenografia ruota intorno ad un singolo fotogramma di colore guarda caso International Klein Blue, e tutto è dominato dalle parole, quindi le riflessioni e le storie dei personaggi.
Diretto e scritto da Derek Jarman, il film "Blue", è la summa della vita e il testamento artistico del suo creatore, che per mezzo della parola e le colonne sonore, crea un ritratto personalizzato della sua arte, con toni che non mancano in alcuni punti di essere malinconici e profondamente riflessivi. Infatti, il periodo in cui venne girata la pellicola, è una fase critica della vita dell'artista, ormai morente e quasi completamente accecato dalla sua malattia, che lo porterà alla morte quattro mesi dopo la sua uscita sul grande schermo.
Si nota fin da subito un profondo attaccamento al ben noto colore da parte di Jarman e non mancano, infatti, numerosi riferimenti ad esso del tipo:

" Il Blu trascende la geografia solenne dei limiti umani "

Altri temi ricorrenti sono la sua malattia e le conseguenti visite ospedaliere, di cui parla in più occasioni, poi le sue amicizie e aneddoti della sua vita privata, sentimentale e lavorativa.
Tutti fattori che ne fanno uno dei film più intimi della storia del cinema, come affermato da Christopher Doyle, un film che vede a protagonista un colore, una condizione umana e la visione artistica di un  uomo che ha votato se stesso all'arte, fino agli ultimi istanti della propria vita.


Per il film completo:


domenica 23 ottobre 2016

Step 05 - Musica maestro! L'International Klein Blue nella musica

[Verse 1]
Let me tell how I is: like an ocean
A bottomless abyss of emotion
Where there isn't light, the colors lack
Darker than the night, but I'm not all black

[Pre-Chorus]
Ay ay ay ay ay, I'm so deep
Ay ay ay ay ay, my sea
Oh, but I got color, color, color, color
[Chorus] 
Cause when I hit the light
You see that I'm a Klein blue
An electric hue if you get a better view of me, of me
When I hit the light
You see that I'm a Klein blue
And I shine through; don't I shine through to you, to you?
If I hit the light
Ain't I pretty?
(...)

"Cause when I hit the light you see that I'm a Klein Blue..." recita così il ritornello della canzone intitolata "Klein Blue" dell'artista svedese Sophia Somajo, che caratterizzata da suoni dolci e sensuali, con influenze Pop e Indie, non può che ricordare il colore a cui si ispira.
Del resto come dice lei "If I hit the light ain't I pretty?".

Sophia Somajo - Klein Blue




Spostandoci verso altri continenti, invece, abbiamo un'intera band che prende il nome direttamente dall'inventore dell'IKB. Gli Yves Klein Blue, diventati famosi nel panorama internazionale nel 2005 sono un gruppo Indie Rock originario dei Melbourne, Australia.
Propongo qui il loro singolo più famoso, "Polka" (2008) che si da il caso essere anche il primo della loro carriera.

 

 Yves Klein Blue - Polka
 



Ampliando la ricerca, e cercando in nuovi generi ed epoche passate, troviamo inoltre molte canzoni in cui il colore blu è particolarmente rilevante, come nel caso di Nina Simone, pianista e cantante, che nel suo primo album intitolato "Little Girl Blue" del 1958 pubblica una traccia dal nome omonimo.
Con una base di pianoforte e cantata è molto rilassante, e un  po' malinconica.

(...)
Sit there and count the raindrops
Falling on you
It's time you knew
All you can ever count on
Are the raindrops
That fall on little girl blue
(...)

Nina Simone - Little Girl Blue



Cito inoltre canzoni di altri cantanti famosi come "Blue Moon of Kentuky" di Elvis Presley (1946), "Blue Jay Way" dei Beatles (1967) e "It's All Over Now, Baby Blue" di Bob Dylan (1965).

Elvis Presley - Blue moon of Kentucky
(...)
Blue moon, blue moon, blue moon,
keep shining bright.
Blue moon, keep on shining bright,
You're gonna bring me back my baby tonight,
Blue moon, keep shining bright.
(...)

Bob Dylan - It's All Over Now, Baby Blue




 Per ultimare non possiamo non ricordare uno dei componimenti di musica classica più famosi di sempre, "Sul bel Danubio blu (An der schönen blauen Donau) op. 314" di Johann Strauss Jr (composto nel 1866) e un classico che ha fatto la storia della musica italiana e che ricordiamo sempre, giovani e maturi, con affetto e per la gioia che ispira: "Nel Blu Dipinto Di Blu (Volare)" di Domenico Modugno (1958).


Johann Strauss Jr - Sul bel Danubio blu (An der schönen blauen Donau) op. 314



 Domenico Modugno - Nel Blu Dipinto Di Blu (Volare)


  
Penso che un sogno così non ritorni mai più;
mi dipingevo le mani e la faccia di blu,
poi d’improvviso venivo dal vento rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito…
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare lassù.
E volavo, volavo felice più in alto del sole ed ancora più su,
mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù,
una musica dolce suonava soltanto per me…
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare lassù.

Ma tutti i sogni nell’alba svaniscon perché,
quando tramonta, la luna li porta con sé.
Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli,
che sono blu come un cielo trapunto di stelle.
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare quaggiù.
E continuo a volare felice più in alto del sole ed ancora più
su,
mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu,
la tua voce è una musica dolce che suona per me…
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare quaggiù.
Nel blu degli occhi tuoi blu,
felice di stare quaggiù,
con te!
 


giovedì 20 ottobre 2016

Step 04 - Un Mito a colori, il blu nella mitologia


I colori sono un tema ricorrente nella mitologia, muti attori della storia dell'uomo, venivano visti da questi ultimi con connotazioni anche magiche e di conseguenza spirituali. Non a caso ad ogni colore venivano attribuiti poteri divinatori, oltre ad avere funzioni estetiche e simboliche, e sono stati motivo di discussione e di ricerca in tutte le epoche a partire dagli uomini delle caverne fino ad arrivare ai giorni nostri con le più moderne tecnologie di sintesi dei pigmenti.
Il blu in particolare ricorda le vaste distese d'acqua e la sconfinatezza del cielo, suscitando sentimenti di pace e tranquillità, altezza e profondità, ma anche riverenza e stupore, tutti motivi per cui i popoli più antichi sostenevano che il cielo fosse la dimora degli Dei e degli spiriti antenati.
La prima civiltà della storia che riuscì a ricreare il pigmento blu in via artificiale è quella egizia, che intorno al 2500 BC per mezzo di una mistura di calce viva, silicio e rame macinati e scaldati a 800 - 900 gradi centigradi già ricreava questo colore in laboratorio per abbellire templi e tombe di geroglifici colorati. Nella mitologia egizia, in particolare, si narra che il Dio Amon, divinità del cielo e del sole, potesse cambiare il colore della propria pelle in blu per passare inosservato nelle sue scampagnate in volo nel cielo.
Passando alla mitologia greca il blu veniva considerato il colore degli Dei e viene pertanto ritrovato con ricorrenza nella mitologia, ma in maniera indiretta e per lo più simbolica. Rivestivano comunque molta importanza anche altri colori, e un esempio di ciò è il mito di Iris, Dea dell'arcobaleno e messaggera degli Dei, raffigurata alata, con calzari alati e un manto scintillante di vari colori e le vesti smosse dal vento.
Spostandosi in Asia , la rilevanza dei colori nella religione Buddista e nel mito è egualmente indicatrice della loro importanza sul piano spirituale e simbolico. Ne è un esempio la raffigurazione dei cinque Buddha Trascendentali, a ognuno dei quali viene attribuito un colore univoco, che ne esalta le caratteristiche interiori. Questi colori sono il bianco, il giallo, il blu, il rosso e il verde.
Il blu, nello specifico, se usato frequentemente nella meditazione veniva considerato terapeutico, in quanto capace di trasformare la rabbia in saggezza.

Iris e Morfeo

Amon Ra

mercoledì 12 ottobre 2016

Step 03 - I codici del Blu Klein


International Klein Blue


Il colore International Klein Blue (International Klein Blue), con codice colore esadecimale #002FQA7 è una sfumatura medio scuro di blu. Nel modello di colori RGB #002FQA7 è composto di 0% rosso, 18.43% verde e 65.49% blu. Nel sistema di colori HSL ha una tonalità di 223.11 gradi, 100% di saturazione e chiarezza del 32.75%.
Il colore ha una lunghezza d'onda approssimativa di 480 nm.
Nel catalogo Pantone il colore più simile ha sigla 18-3949.


Coordinate del colore

HEX                                                     #002FQA7

RGB (r; g; b)                                        (0; 47; 167)

CMYK (c; m; y; k)                               (98; 84; 0; 0)

HSV (h; s; v)                                         (233°; 100%; 65%)

HSL (h; s; l)                                          (223°; 1.00; 0.65)

CIE XYZ (x; y; z)                                 (0.09; 0.06; 0.40)

CIE LAB (l; a; b)                                  (28.79; 34.15; -66.27)
YUV (y; u; v)                                        (0.18, 0.23, -0.16)

Grafico RGB
Grafico CMYK

Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/International_Klein_Blue
http://www.99colors.net/name/international-klein-blue
http://encycolorpedia.it/002fa7

Step 02 - Tante lingue un solo colore




Blu Klein

Klein blue (inglese)
bleu Klein (francese)
Klein blau (tedesco)
azul Klein (spagnolo)
asul Klein (filippino)
синий Klein (russo)
 أزرق كلاي (arabo)

Step 01 - Un passo verso l'immateriale


L'International Blue Klein (IKB) o semplicemente Blu Klein è una tonalità di blu derivante dal blu oltremare messa a punto dall'artista francese Yves Klein (Nizza, 28 aprile 1928 – Parigi, 6 giugno 1962) e da lui registrata nel maggio del 1960.
Venne sintetizzata dall'artista in collaborazione con il venditore di articoli da pittori Edouard Adam in Montparnasse a Parigi, ponendo maggiore attenzione sul processo di produzione del colore blu oltremare di cui ne è la base, in particolare cambiando alcuni passaggi produttivi.
La nascita di questa particolarmente accesa e vivace tonalità è dovuta alla spiccata importanza attribuita da Klein al colore che per mezzo delle sue opere diventa veicolo e fautore di un'arte essenziale ed eterea, spogliata di tutto il superfluo per poter così arrivare all'anima delle cose.
Va infatti ricordata la profonda sensibilità dell'artista a tematiche come la morte e la spiritualità (di cui il blu ne è il colore più rappresentativo) oltre alla sua propensione ad essere provocante, ma in un modo sempre elegante e raffinato sia nei dipinti e statue che nella sua breve ma intensa vita privata.
L'attrazione dell'artista al colore puro, all'essenzialità e all'eleganza si evince dalla sua produzione artistica, in cui predominano opere di tipo monocromatico o bicromatiche, e in cui i temi rappresentati sono per lo più astratti o rappresentanti silhouette di figure umane femminili.
In definitiva, la sua arte gli permetteva di dipingere non oggetti o persone ma di creare un collegamento con la propria interiorità, come una esperienza mistica, senza tempo, un passo sempre più vicino all'immateriale.


IKB
Alcune opere di Yves Klein


Per ulteriori approfondimenti:
http://www.bbc.com/culture/story/20140828-the-man-who-invented-a-colour
http://www.theartstory.org/artist-klein-yves.htm
http://www.yveskleinarchives.org/