La questione affascinante dei detti popolare è la loro capacità di sintetizzare concetti complessi in poche parole.
Vediamone alcuni:
" Essere di sangue blu "
Questo detto popolare, dalle origini antiche, risale ai tempi in cui avere una pelle
particolarmente chiara e curata era sinonimo di eleganza e nobiltà. Era infatti un modo per differenziare la classe lavoratrice dei campi, che prendendo il sole si abbronzava, dall'alta società che non faceva lavori di fatica all'aperto. In particolare si dice blu in quanto la pelle particolarmente chiara fa intravedere le vene che assumono una colorazione bluastra in superficie.
" Avere una fifa blu"
Ossia avere molta paura di una situazione o oggetto.
(Dall'Inglese) "Feeling blue"
Ossia sentirsi malati o essere malati e sentirsi tali, sensazione di malessere o malumore.
Non sono molto noti i motivi della scelta del blu, ma pare siano attribuiti al mare.
(Dal Piemontese) "La donna ti ha dato il blu"
Un detto della tradizione Piemontese, con questo si intende la situazione in cui
una donna manca ad un appuntamento senza motivazione o preavviso.
Per quanto riguarda la superstizione, il blu è facilmente individuabile in moltissime civiltà a partire da quelle più antiche fino ai giorni nostri. Un esempio è la Civiltà Egizia, in cui si pensava che la pelle del Dio Amon potesse diventare blu per passare inosservato durante il volo, oppure i Maya che superstiziosamente affermavano che il centro dell'universo fosse blu-verde (per loro blu e verde erano lo stesso concetto, al punto di avere una sola parola per definire entrambi), mentre in alcune culture orientali il blu viene associato al quinto Chakra, che situato in corrispondenza della gola si dice influisca sulla sfera della creatività e della comunicazione e generi purificazione. In ambito religioso il blu viene di norma associato alla verità e alla potenza creatrice di Dio.
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