L'IKB è un colore che è stato creato per ispirare i sensi, in ogni situazione il suo utilizzo non può che generare una reazione, che può essere di stupore, curiosità o ammirazione, o un sentimento, che può essere di tristezza, nostalgia, gioia, una sensazione di vuoto e così via.
Large Blue Anthropometry (ANT 105) ca.1960 |
Tutto ciò è insito nella sua essenza, uno scent che deriva dalle sue stesse origini. Frutto dell'immagine proiettata nella mente del suo creatore finisce per mimarne le peculiarità, con i suoi pregi e i suoi difetti, figlio dell'arte stessa, e creato in prima battuta solo per essa, incarna, materializzandoli, ideali estetici raffinati arricchiti dalla sua tonalità, brillantezza, fluidità, vivacità, profondità.
In particolar modo è proprio questa la caratteristica principale di questo colore: la profondità, qualcosa che si spinge oltre, ci attira e ci intriga allo stesso tempo, un po' come tutte le cose misteriose, che ancora non conosciamo e non vediamo l'ora di scoprire.
L'IKB è un colore ipnotico, cattura il suo interlocutore come lo farebbe un discorso interessante e proviamo ammirazione e voglia di capire, ma quelle del Blu Klein non sono parole, e non si riesce a decifrarne i misteri se non con la contemplazione e il ragionamento proprio e di altri.
In particolar modo è proprio questa la caratteristica principale di questo colore: la profondità, qualcosa che si spinge oltre, ci attira e ci intriga allo stesso tempo, un po' come tutte le cose misteriose, che ancora non conosciamo e non vediamo l'ora di scoprire.
L'IKB è un colore ipnotico, cattura il suo interlocutore come lo farebbe un discorso interessante e proviamo ammirazione e voglia di capire, ma quelle del Blu Klein non sono parole, e non si riesce a decifrarne i misteri se non con la contemplazione e il ragionamento proprio e di altri.
Blue Sponge 1959 |
Molti artisti e designer hanno fatto uso di questa tonalità di blu, ed è conseguentemente facilmente riscontrabile in molteplici opere d'arte come nel caso della Grande Anthropophagie bleue di Yves Klein, piuttosto che in opere di design, o in ambito cinematografico come nel caso del film Blue di Derek Jarman, o in architettura, nel mondo della Moda e così via.
Il Blu Klein, infine, realizza in se stesso tutto ciò che in un certo senso manca nella nostra vita di tutti i giorni: armonia, leggerezza, spontaneità, e nel pandemonio della vita moderna funge da sfogo, da promessa, da scappatoia. E' il modo più intimo, insieme all'arte, per ritrovare se stessi.
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